In Attività, Pubblicazioni

La Fondazione per i Beni Culturali Ebraici e la Fondazione Marco Besso hanno contribuito alla ristampa del volume:

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Crescenzo Del Monte

Sonetti Giudaico-Romaneschi
Sonetti Romaneschi
Prose e versioni

Edizione integrale

a cura di Micaela Procaccia e Marcello Teodonio
Ed. La Giuntina – Firenze

 

Crescenzo Del Monte, ebreo romano, era nato nel ghetto, due anni prima che la breccia di Porta Pia ponesse fine alle disposizioni che rinchiudevano gli ebrei nel “serraglio”. Sarebbe morto, a Roma, nel 1935, tre anni prima che le leggi razziali ponessero le premesse per chiudere quegli stessi ebrei in ben più tragici serragli. Visse, perciò, pienamente e senza delusioni, l’età dell’Emancipazione, quando gli ebrei italiani (e i romani furono gli ultimi) acquistarono i pieni diritti civili e politici e impararono a vivere liberi, uguali fra gli uguali, nel nuovo Regno d’Italia. Col cuore pieno delle speranze nella nuova era e delle memorie di un passato umiliante, ma anche pieno di storia e di storie, di tradizioni, di personaggi, Crescenzo Del Monte descrisse entrambe le realtà in sonetti che si rifacevano esplicitamente al modello belliano. Scrisse nel dialetto degli ebrei romani, il giudaico-romanesco, un misto di ebraico e antico volgare romanesco, oggetto di studio per gli storici della lingua. Non solo scrisse in questa antica parlata, ma ne fu anche il primo studioso e tradusse in giudaico-romanesco testi medievali, cinquecenteschi e perfino Dante e Boccaccio. Le edizioni delle sue opere, pubblicate in parte durante la sua vita e in parte dopo la sua morte, erano da tempo introvabili, se non a prezzo di ricerche sul mercato antiquario. Per questo, sollecitati anche da richieste provenienti dal mondo degli studiosi e dal pubblico più ampio interessato alle vicende degli ebrei romani, abbiamo deciso di ripubblicare interamente i sonetti e le prose di Crescenzo Del Monte, completi delle note e del glossario che egli stesso aveva predisposto.Ma la pagina scritta non rende completamente giustizia a questo dialetto vivace, aspro, colorito, dall’inconfondibile cadenza, ancora vivo anche se parzialmente trasformato. Al volume è perciò allegato un CD, nel quale attori da tempo specializzati in testi giudaico-romaneschi restituiscono almeno l’accenno del sapore e dell’odore dall’antica parlata del ghetto di Roma.

Il volume sarà presentato il 27 febbraio 2007 alla Fondazione Marco Besso, Largo Torre Argentina 11.
Sonetti Del Monte

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