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ARTISTE DEL NOVECENTO
tra visione e identità ebraica

con offerta minima

fiscalmente deducibile  di € 25,00

(è possibile chiedere alla Fondazione di effettuare la spedizione con un rimborso spese  aggiuntivo)

Per info: fondazione@ucei.it

 

Artiste del Novecento tra visione e identità ebraica è la mostra a cura di Marina Bakos, Olga Melasecchi e Federica Pirani, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus e dal Museo Ebraico di Roma, dal 12 giugno al 5 ottobre 2014 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale in via Francesco Crispi 24.

L’esposizione vuole favorire ed ampliare la conoscenza di una realtà come quella ebraica e dare il giusto risalto a quelle esperienze femminili che sono state in grado di trasformare una condizione di minorità sociale in una ragione di affermazione e di indipendenza creativa, contribuendo al valorizzare, insieme alla loro dimensione privata, anche la vita culturale del nostro paese.

Ad una attenta selezione di opere di Antonietta Raphael pittrice e scultrice protagonista della Scuola romana di via Cavour, si affiancano i lavori di artiste quali Paola Consolo, Eva Fischer, Paola Levi Montalcini, Gabriella Oreffice, Adriana Pincherle e Silvana Weiller che arricchiscono l’esposizione con differenti idiomi e soprattutto con opere inedite il cui prestito è stato gentilmente concesso da eredi, collezionisti, Fondazioni ed Enti sia privati sia pubblici. Tra queste, anche un prezioso nucleo appartenente alla collezione della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale che, nella sede storica di Via Crispi, ospita l’esposizione.

Il panorama romano, solo parzialmente studiato, viene in questo contesto analizzato anche attraverso l’attività di altre artiste ebree attive nella capitale agli inizi del Novecento. Le sale sono infatti arricchite dalla produzione di Corinna e Olga Modigliani, Annie e Lilly Nathan, Wanda Coen Biagini, Amalia Goldmann Besso e Pierina Levi, alcune delle quali assidue frequentatrici dello studio di Giacomo Balla.

Nell’allestimento le opere delle allieve di Balla e di Amelia Almagià Ambron, amica carissima del pittore e della sua famiglia, fungono da corollario a due splendidi ritratti del maestro: Ritratto del sindaco Nathan e Ritratto di Amelia Ambron, concesso in prestito ed esposto per la prima volta in pubblico per questa mostra.

Questi lavori sono esemplificativi di una produzione di qualità e costituiscono una prima ricognizione che si auspica germinale per ulteriori studi del settore.

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